In questo scenario di incertezza, che il Covid ancora impone, è stata prorogata la possibilità di usufruire dello smart working sino al 31 dicembre, per il 50% del personale. Secondo Axios, riporta il Corriere della Sera, Microsoft permetterà il lavoro agile fino a ottobre 2020, Facebook, Snapchat e Amazon sino alla fine dell’anno, Google fino a luglio 2021, riconoscendo ai dipendenti un bonus di mille dollari per l’acquisto di pc, scrivanie, sedie ergonomiche, o altro per lavorare. Per applicare lo smart working non è necessario pattuire un accordo particolare tra datore di lavoro e lavoratore. Se, nella disciplina ordinaria è il datore di lavoro responsabile del buon funzionamento degli strumenti tecnologici assegnati per svolgere l’attività lavorativa, in questa circostanza il lavoro agile potrà essere svolto con strumenti propri, “qualora non siano forniti dal datore di lavoro”. Tuttavia adottare in azienda uno strumento univoco e condiviso, come un CRM un ERP o una intranet, resta la scelta migliore per uniformare i processi e mantenere ordine tra documenti, cartelle e informazioni condivise.
Per quanto riguarda gli strumenti digitali utili a svolgere il proprio lavoro da casa, oltre alla connettività, suite per la produttività, strumenti per le videoconferenze, un CRM aggiornato tante sono le soluzioni per aumentare la produttività e l’efficienza. Le aziende che intendono promuovere la dematerializzazione e l’automazione, adotteranno via via nuovi strumenti per lavorare attraverso il digitale, non solo per facilitare il lavoro da casa, bensì per ottimizzare i processi e le procedure al di là dello stato di emergenza. Nel lungo periodo si troverà il giusto equilibrio tra digitale e presenza, ottimizzando sempre di più costi e performance per competere in un mercato evoluto e fronteggiare le emergenze per quanto possibile.